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Dracula 3D |
Scritto da Gabrielle Lucantonio | |
Tuesday 04 December 2012 | |
► Dracula 3D di Dario Argento è la dimostrazione che i grandi registi non muoiono mai...
RecensioneAll'ultimo festival di Cannes, il direttore artistico Thierry Frémeaux, ha affermato: «Dracula 3D di Dario Argento è la dimostrazione che i grandi registi non muoiono mai». Il cinema di Argento, onirico e irrazionale, si esprime al meglio attraverso la regia, i movimenti di macchina e il montaggio. Questo Dracula è la sua prima incursione nel 3D, una scelta che sembra dettata più dalla voglia di sperimentare che dalla necessità di seguire una tendenza alla moda. D'altronde, il regista romano, non è nuovo a questo tipo di scelte e “ricerche”: in Profondo rosso (1975) aveva usato la Snorkel; per Phenomena (1985) aveva fatto venire dalla Germania una macchina da presa montata su una gru enorme. Spiega Argento: «Il 3D dà la possibilità di realizzare delle inquadrature che prima erano impossibili da fare, la cosa che più mi interessa di questo nuovo mezzo è la profondità». E infatti, il magnifico lavoro effettuato sul 3D con Luciano Tovoli (suo collaboratore anche in Suspiria nel 1977 e in Tenebre) è impressionante, la profondità di campo dona al film una grande potenza visiva, e la fotografia dalle tonalità calde come il sangue, l'amore e l'erotismo, evoca l'eleganza degli horror prodotti dalla Hammer negli anni sessanta. Un gotico alla maniera di Argento: un gotico che supera il gotico. Sottolinea ancora il maestro: «Di recente ho riletto il libro di Bram Stocker, e ci ho trovato degli elementi che non sono mai stati davvero sfruttati e sviluppati. Penso alle metamorfosi di Dracula in animali o in creature bestiali». Di animali ce ne sono davvero tanti, a iniziare da una nuova galleria di insetti (come in Phenomena, dove si vedevano gli animaletti nei minimi particolari grazie a macro-riprese bellissime). Ma c'è soprattutto un formidabile Dracula (Thomas Kretschmann), un vampiro trasformista, ma anche sensuale, misterioso, affascinante, elegante, crudele, violento, diabolico. Tesse una rete di seduzione e di erotismo intorno a Mina (la brava Marta Gastini), la quale riuscirà a sconfiggere il Conte con l'aiuto di Van Helsing (Rutger Hauer). Film colmo di autocitazioni (Phenomena, Suspiria, La sindrome di Stendhal ecc,) e rimandi ad altri maestri (una su tutti, il corpo di Dracula in putrefazione nel finale ricorda quello della strega ne La Maschera del demonio di Mario Bava). Grandiosa la colonna sonora di Claudio Simonetti. Il migliore Argento degli ultimi quindici anni. (Gabrielle Lucantonio)
Trailer:
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