Bizzarro Cinema

Il Film

---

 

Recensione:

L’isola dei superzombi nazisti

Un gruppo di turisti a bordo di una barca si ritrova nei pressi di un relitto della seconda guerra mondiale, a pochi metri da un’isola abbandonata: scopriranno che il relitto contiene i cadaveri ancora in vita di soldati delle SS, zombie addestrati alla guerra e pronti ad uccidere.

Una storia che è solo un pretesto per mostrare l’attacco inesorabile di queste creature modificate in laboratorio, in grado di camminare sott’acqua (munite di occhiali protettivi) e dotate di una suggestiva quanto identificativa capigliatura bionda. I nostri turisti invece, antipatici e fastidiosi come nella buona tradizione del genere, saranno protagonisti di un assedio militare tra le paludi della piccola isola caraibica in cui vive ancora l’ex comandante di quei soldati. Ormai un cult, questa pellicola dall’ambientazione affascinante ha contribuito a far nascere un sottogenere del tutto assurdo ma allo stesso tempo divertente, ovvero quello dei soldati zombie, ancor meglio se nazisti. Non è il caso di farsi troppe domande (come mai una nave di nazisti è ancorata al largo dei Caraibi? E soprattutto per quale motivo è riemersa?), quello che conta è la forza di un immaginario tanto particolare quanto sconvolgente. Nel loro piccolo, questi soldati silenziosi, con la loro camminata lenta e instancabile riescono ad incutere tensione e a tenere in piedi un film diversamente destinato al completo fallimento. Complice un’ottima colonna sonora firmata Richard Einhorn, il film - che vede la partecipazione per la prima volta sullo schermo della sexy “acqua e sapone” Brooke Adams (I giorni del cielo, La zona morta) e di un veterano dell’horror come Peter Cushing nel ruolo del comandante nazista a guardia dei non morti – colpisce nel segno aspirando, forse involontariamente, più a divertire che a mettere paura. È proprio il caso di dire che l’esperimento dei nazisti ha avuto successo: questi soldati sono davvero immortali. Basta pensare a un film più recente, diventato a sua volta cult, come Dead Snow, fortemente debitore di questa pellicola, pur essendo in tutto e per tutto una black comedy. (Alessandro Cruciani)

 

 

Trailer

 

 

Scheda del film a cura di: Alessandro Cruciani