Bizzarro Cinema

Il Film

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Recensione:

La notte dei manichini posseduti

Un gruppo di turisti alla ricerca di un amico finiscono con l’auto in panne nei pressi dell'isolata oasi del signor Slausen, strano gestore di un museo di storia americana fatto tutto di manichini. I ragazzi passeranno la notte in questo strano luogo e sarà l’inizio della mattanza, con i misteriosi fantocci in vena di ammazzamenti.

Pur essendo chiari i riferimenti al mondo del survival horror aperto da Hooper e il suo Texas Chain Saw Massacre, questo film nel suo essere semplice e a tratti ingenuo conserva ancora oggi un fascino e una tensione invidiabili: tra colpi di scena, morti assurde e maschere inquietanti c’è senz’altro di che “divertirsi”. Il folgorante inizio con l’assedio dei pupazzi nella stazione di servizio è ottimo, gli sguardi dei manichini terrorizzano con la loro fissità e spingono lo spettatore nel bel mezzo dell’incubo. Non manca nemmeno la componente macabra grazie all’atmosfera malata che si respira da subito all’interno del museo, mentre la casa riempita di pezzi di manichini e burattini completa un quadro di terrificante paranoia: il tutto viene condito dalle perfette musiche di Pino Donaggio che contribuiscono al senso di straniamento e bizzarria.

Nel ruolo dell’amabile e solitario signor Slausen, devoto vedovo che placa la sua perdita con la compagnia dei pupazzi, va ricordato un bravo Chuck Connors capace di reggere da solo l'intero film, anche perché (come spesso accade in questo genere) ai “ragazzi” spetta il ruolo di semplice carne da macello. Quello che forse può stonare nel quadro totale è l’elemento paranormale, efficace nel creare tensione ma forse un po’ distante dal filone da cui la pellicola attinge. Ciò non toglie che resta un piccolo ma interessante tentativo, pur se a tratti confuso, con una sceneggiatura macellata come i corpi delle nostre vittime, ma degno di essere ricordato se non altro per la tensione che ancora trasmette e i colpi di scena che mantengono vivo l’interesse. (Alessandro Cruciani)

 

 

Trailer

 

 

Scheda del film a cura di: Alessandro Cruciani