Il Film
CARATTERISTICHE DEL FILM:
Stile: approssimativo
Ritmo: soft-punk
Humor: inevitabile
Brividi: per l’imbarazzo
Erotismo: donnine nude e amplessi bizzarri
Violenza: sgozzamenti e amputazioni
Sangue: a secchiate
Recensione:
Musica horroribile
Jesús Franco è un regista dalle molte facce e dai molti nomi (vedi la varietà di pseudonimi con cui ha firmato le sue più di 180 opere), è un’artista indipendente nell’anima, nello stile e nelle scelte. Non ha mai disdegnato progetti cinematografici suicidi, che non promettono alcunché già prima di nascere: armato di macchina da presa e suppellettili è riuscito quasi sempre a cavare fuori dal buco un maledettissmo ragno peloso, di quelli che è possibile sentirne le zampette arrampicarsi sulla pelle.
Killer Barbys è una pellicola insolita, di quelle a otto zampe, ovvero in pieno stile Jesús Franco. In essa è vivo il legame del regista spagnolo con la musica: nei titoli di testa Franco compare anche come addetto alla “musica siniestra”. Dopotutto, è un abile musicista jazz costretto da bambino a prendere lezioni al conservatorio. Non deve sorprendere però, visto il curriculum dell'autore, che a prevalere su tutto sia il suo amore incondizionato per le donnine che scorrazzano nude e terrorizzate. Nel film, in effetti, il corpo femminile la fa da padrone: c’è una centenaria signora del male che ringiovanisce bevendo sangue umano, una groupie indomita abilissima nel copulare fino allo sfinimento e, soprattutto, la giunonica Flavia (interpretata da Silvia Superstar, frontwoman del gruppo punk-rock dei Killer Barbies) che per quasi tutto il tempo indossa solo lo stretto necessario. La trama del film vuole che i Killer Barbies, invece di raggiungere l’ennesima tappa del loro tour musicale, si trovano a percorrere una strada che li porta dritti al castello di una contessa bisognosa di nuova linfa vitale. Il resto dello spettacolo, prima che degeneri in una mattanza sanguinolenta, è un alternarsi di spogliarelli, location improbabili, primi piani di fantocci grotteschi, il tutto condito con qualche marchetta ai brani del gruppo (molto noto in Spagna).
L’arte dell’approssimazione, applicata al cinema, produce nello spettatore strane sensazioni che il più delle volte sono figlie dell’irritazione. Eppure, di tanto in tanto, può accadere di imbattersi in squallidi monili, di una distorsione tale che il difetto veicola valori propri dell’arte grezza, senza indurre per forza alla cieca adorazione. Questo è il caso di Killer Barbys, dove Jesús Franco ha sfiorato l’apice dell’approssimazione, di cui è un espertissimo manipolatore: mai come in questo film la nebbia è stata così posticcia, la ridondanza così invadente (con inquadrature e pezzi della colonna sonora riciclate a distanza di pochi minuti) e la messa a fuoco così incerta. Il cast poi, non aiuta certo a elevare la sorte del film: nonostante la presenza di Santiago Segura (onnipresente nei film di De la Iglesia, assiduo in quelli di Del Toro), bisogna attendere seni al vento e sfregamenti di cosce per apprezzare il talento degli attori, fermo restando che i ruoli principali sono assegnati ai membri del gruppo musicale Killer Barbies, cosa che non da adito a recriminazioni.
Franco riesce dunque a dar forma a una modesta pellicola di puro intrattenimento, e potrebbe capitare pure che a fine visione ci si trovi a canticchiare la canzone dei titoli di testa “In the water”, dei Sexy Sadie. Nel 2002 è stato realizzato un sequel (sempre da Franco) Killer Barbys vs Dracula: difficile immaginare cosa accadrebbe se Dracula si innamorasse di Silvia Superstar. (Roberto Fontana)
Da notare- Il nome del gruppo Killer Barbies è stato storpiato in Killer Barbys perché la Mattel a quanto pare non gradiva il riferimento alla sua bambola di punta.
Perché su Bizzarro- Clifford Brown, Franco Manera, Lulú Laverne, Rosa Maria Almirall: comunque lo si conosca, Jesús Franco è uno dei cineasti più insoliti di sempre.
Film (più o meno) simili: Killer Barbys vs. Dracula (2002)
NOTE:
Edizione Italiana: Fuori catalogo
Film correlati: seguito da Killer Barbys vs. Dracula (2002)
Scheda del film a cura di: Roberto Fontana